IX Giornata nazionale del caduto per Servizio

Roma, 18 marzo 2010

Ricordiamo oggi in questa giornata per noi particolare, le vittime della scorta di Aldo Moro e vorremmo che i responsabili ancora latitanti di quella strage, scontassero in Italia la condanna. Non si tratta di una vendetta, ma e' un atto di giustizia verso i superstiti e i familiari delle vittime''. Parole del Presidente dell'Unione Nazionale Mutilati per Servizio (UNMS), Alessandro Bucci, a margine della IX Giornata Nazionale del Caduto per Servizio che si e' celebrata il 18 marzo 2010 a Roma, quest'anno dedicata all'Aeronautica Militare, giornata che ha visto al centro del dibattito la strage della scorta di Aldo Moro in via Fani. ''Giustizia'' ha chiesto il presidente Bucci che, più in generale, ha anche sottolineato che ''di fronte all'invalidità le Istituzioni non devono e non possono dimenticarsi di chi si e' sacrificato per il Paese. Di fronte all'invalidità - ha detto con forza - non ci deve essere differenza tra lavoratore pubblico e privato''. Di qui l'auspicio che ''il Governo prenda in esame questa situazione per raggiungere l'obiettivo della perequazione di carattere economica, giuridica e fiscale fra lavoratori privati e pubblici''. Nel corso del suo intervento all'auditorium dell'ANMIG, alla presenza, tra gli altri, di Mario Baccini, e del Questore di Roma, Giuseppe Caruso, il Presidente ha ribadito che la necessità che ''le forze politiche rivedano e affrontino con attenzione e sollecitudine le nostre richieste che attengono la nostra pensione gravata da una tassazione ingiusta come se fosse di natura reddituale''. Per il Presidente dell'UNMS si tratta di ''una situazione amorale alla quale lo Stato dovrà porre attenzione e non solo e non tanto in termini economici, quanto nel rispetto ad una norma di civiltà prima che a una regola giuridica.

Per la sezione di Bergamo erano presenti il presidente Drago ed i consiglieri Camozzini e Maffeis.